Chakra

Chakra , in Sanscrito significa ‘Ruota’ ‘Vortice’ e sono i principali centri psicologici, spirituali ed energetici del corpo sottile. Secondo lo yoga ci sono innumerevoli chakra, ogni volta che due o più nadi si incontrano creano un chakra. Le nadi sono una rete di canali, circa 72000, in cui fluisce l’energia sottile o  prana  che scorre in noi.

Sono tre le nadi che generano i 7 chakra principali, la nadi Ida, che scorre alla sinistra della spina dorsale; la nadi Pingala, a destra; e la nadi centrale, o Sushumma, che scorre nell’asse celebro-spinale.

Vediamo le caratteristiche di Ida e Pingala.

Ida: scorre nel lato sinistro del corpo, quindi è la parte destra del cervello. Simboleggia la Luna e la dea Shanti. E’ un energia Yin quindi femminile, fredda, emotiva, intuitiva, calmante.

Pingala: scorre nel lato destro del corpo, quindi parte sinistra del cervello. Simboleggia il sole, il dio Shiva. E’ un energia Yang quindi maschile, calda, razionale, logica, eccitante.

Se volete sperimentare l’effetto delle nadi sul vostro corpo fisico, mettete il dorso della mano sotto una narice. Espirate dal naso, poi mettete il dorso dell’altra mano sotto l’altra narice. Espirate di nuovo. Noterete che il respiro sembra più forte da un lato. Ripetete l’esperimento dopo circa 1,30/2 h, vi accorgerete che il lato più forte cambia. L’unica occasione in cui il respiro fluisce in maniera uniforme è durante la meditazione, quando il respiro viene convogliato nel canale centrale Sushumma. Mentre si medita, tutti i lati del cervello sono completamente bilanciati.

L’incontro di Ida e Pingala lungo la colonna vertebrale genera i sette chakra più conosciuti: 

  1. Muladhara, 
  2. Svadhishthana, 
  3. Manipura, 
  4. Anahata, 
  5. Vishuddha, 
  6. Ajna, 
  7. Sahasrara.

La funzione principale dei chakra è quella di assorbire l’Energia Universale, metabolizzarla, alimentare il nostro corpo, la nostra mente, il nostro spirito.

I Chakra sono collegati tra loro, e vi spiego in che modo.

Prima e settimo: il primo è collegato alla terra e il settimo all’universo, non c’è elevazione spirituale se non si è radicati a terra.

Secondo e sesto: il secondo ci aiuta a sentire i nostri bisogni materiali il sesto a sentire

Terzo e quinto: nel terzo risiede il nostro potere personale e grazie al quinto riusciamo a comunicare chi siamo.

Anahata il quarto, è il ponete tra i tre superiori e i tre inferiori. Qui avvengono le grandi trasformazioni.

Ad ogni chakra corrisponde un “mantra”, una nota musicale , asana, fiori di bach, un elemento naturale, un pianeta, un segno zodiacale, ma li vedremo più in dettaglio più avanti.

I Chakra, nella tradizione indiana, sono spesso rappresentati come fiori di loto, simbolo potente. Il loto di ogni chakra è provvisto di un diverso numero di petali. 

Le radici della pianta crescono nella melma e nel fango, associato alle radici di Muladhara.

Il fiore cresce nell’acqua , elemento legato a swadhisthana.

L’unica aspirazione del fiore è protendersi verso il sole, rappresentato dall’energia corporea dal chakra della corona, destinazione finale dell’energia ascendente.

Quando l’energia  vitale raggiunge questo chakra, simboleggiato da un numero infinito di petali, ciò che ne consegue è l’illuminazione.

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