In questo periodo è di moda partecipare ad incontri di meditazione.
Ci vengono offerti vari incontri di meditazione. Ma… in cosa consistono questi incontri. Quale meditazione viene proposta? Chi conduce questi incontri? Chi sei per guidare questa pratica che è principalmente un esperienza che coinvolge la nostra mente? Quale preparazione hai? A te affidiamo le nostre facoltà visto che ci guidi nella meditazione.
Sono molto perplessa. Sempre più mi imbatto in volantini che pubblicizzano incontri di meditazione. E quando vorresti saperne di più, perché la maggior parte non dice nulla se non “incontro di meditazione guidata”, la ricerca è impervia. Anche perché non mi specifici neppure quale tipo di meditazione mi proponi?
Vi sono molte tipologie di meditazione, lo sappiamo bene. Perché non specificare? quale tipo di meditazione mi proponi? A quale insegnamento t’ispiri?
E poi quando vuoi andare a cercare notizie su colui che ti propone questa pratica, tutto è fumoso. Molte volte non trovi proprio nulla. I social e Google sono uno strumento portentoso, ma….non si trovano notizie.
Mi devo affidare ad un operatore per fare questa esperienza e non trovo nulla sul suo curriculum in questa disciplina. Trovo “operatore olistico”. Ok ….ma quale scuola hai frequentato, quale diploma riconosciuto hai in questa pratica?
In questa esperienza che mi proponi affido la mia energia vitale, il mio respiro , la mia mente.
Accidenti mi innervosisco un pochino: Se mi guidi in un’esperienza , perché non mi dici qual è la tua esperienza personale in questa disciplina a tutti gli effetti?
Beh però, potrebbe dirmi qualcuno, meditare è un’esperienza personale e individuale.
E questo è vero! Però è anche vero che non ti improvvisi, ci sono delle linee guida. E Poi perché MEDITARE?
E’ vero anche che insegnare Meditazione non è solo appannaggio di insegnati di Yoga certificati e professionalmente preparati. Ma certamente Meditare è un’antica disciplina con tantissimi benefici che ha attraversato varie culture dalle più antiche quelle indiane (Dhyana), cinesi, giapponesi (zen), nord americane (pellerossa) cristiane, islamiche (sufi) , fino ad arrivare alle tecniche occidentali moderne della mindfulness che si avvale di antichi insegnamenti per curare depressioni e dipendenze con esercizi di allenamento dell’attenzione e della consapevolezza.
MEDITARE
Per la via dello Yoga (Yoga Darshana) la Meditazione – DHYĀNA è uno degli otto anga (membra o gradini – Asthānga-yoga) e fa parte della via interna, dopo aver stabilizzato la via esterna (āsana, prānāyāma, pratyāhāra).
DHYĀNA – Meditazione non è assestante. E’ la seconda fase di un unico stato. (Vibhūti Pāda, la via della realizzazione : 3 anga, cioè 3 fasi: Dhāranā, Dhyāna, Samādhi).
“Quando Dhāranā (concentrazione) è stabilizzato saldamente, si trasforma in Dhyāna“.
Patanjali – Yoga Sutra
“In Dhyāna siamo in relazione diretta con ciò che ci circonda senza l’intervento del pensiero. Si comprendono le cose senza intermediari, totalmente e istantaneamente. si comprende il mondo esterno senza per questo fare uno sforzo di volontà. Le cose vengono verso di noi perché abbiamo la capacità di riceverle” Gèrard Blitz
Nella meditazione non ci si improvvisa.
Mi sento in dovere di parlarVi ancora di questo argomento , entrando nella profondità di questa pratica.
Quindi Vi invito a seguirmi.
Namstè! Shanti!
Elisabetta