Spesso si sente dire che meditare è difficile, perché non si ha tempo, non si sa come mettersi, ecc.
Ma ciò che occorre è solo “sedersi”.
Il sedersi implica uno stare, un fermarsi ed è anche aver già trovato tempo, anche semplicemente 3-5 minuti.
Quindi il primo punto è proprio SERDERSI.
La posizione che assumiamo è fondamentale per la nostra meditazione
La posizione dovrebbe essere costante, stabile, e immobile, nonché confortevole:
Yoga Sutra
“sthira sukham asanam”
sthira = costante, stabile, immobile
sukham = confortevole, piena facilità
asanam = posizione o postura e in questo caso associata alla meditazione.
Sedendoci per la meditazione dobbiamo
ottenere tre caratteristiche:
costante, stabile e confortevole.
Se osserviamo le posizioni di meditazione delle grandi tradizioni spirituali del mondo, notiamo che hanno in comune la stabilità incrollabile di una montagna o un albero.
Guardate, per esempio, le posture in ginocchio degli antichi faraoni egiziani, o quelle a gambe incrociate delle statue del Buddha. La loro base è ampia e larga, profondamente radicata nella terra, e sembrano voler dire: “Io non posso essere mosso. Sono qui per rimanere.”
Quando ti siedi dritto come una montagna o un albero, il tuo corpo funge da collegamento tra cielo e terra – e per analogia, collega il nostro corpo fisico, esistenza incarnata con la dimensione sacra e spirituale dell’essere. Inoltre, stare seduti dritti ci fa stare bene e se il corpo sta bene la mente è tranquilla. Infatti, è molto più facile rimanere fermi per lunghi periodi di tempo quando le vertebre sono allineate come dei mattoncini.
Potremmo pensare che ci si potremmo, sempre, appoggiare al muro. Ma il nostro corpo tende a rilassarsi troppo quando ci si appoggia; Vi consiglio, quindi, di appoggiare solo la parte bassa della schiena: si può prendere una coperta arrotolata e metterla tra il muro e la parte iniziale del nostro bacino. Questo ci darà un sostegno per tenere dritta tutta la colonna vertebrale senza sforzo.
Preparazione
Proprio come un albero ha bisogno di mettere radici profonde in modo da non
cadere crescendo, è necessario trovare una posizione comoda per la metà
inferiore del corpo che si possa mantenere il più a lungo possibile almeno 15 o
20 minuti.
I grandi maestri di meditazione, nei millenni di sperimentazione, hanno creato una manciata di posizioni tradizionali che sembrano funzionare particolarmente bene. Dall’esterno possono sembrare molto diverse tra loro, ma in realtà hanno una cosa fondamentale in comune: il bacino è inclinato leggermente in avanti, accentuando la naturale curvatura della parte bassa della schiena.
Ora diamo un’occhiata alle posizioni di meditazione che possiamo assumere dalla più facile alla più difficile.
Il grado di difficoltà della posizione dipende dalla flessibilità del vostro corpo o dalla vostra preferenza; per cui ogni posizione è perfetta per la meditazione e potete usarle a vostro piacimento come vi trovate più comodi.
Seduti sulla sedia:
Il trucco per meditare su una sedia sta nel posizionare i glutei un po’ più alti delle vostre ginocchia, così avrete il bacino leggermente inclinato in avanti e aiuterete la schiena a rimanere dritta. Devo dire che una sedia in legno funzionano meglio che una sedia imbottita, fate un esperimento con un piccolo cuscino sotto i glutei. Potete usare un supporto per poggiare i piedi se non arrivate a terra. Non appoggiatevi allo schienale altrimenti il sonno è assicurato.
La posizione facile (Sukhasana):
Ci si siede a gambe incrociate anche su una coperta piegata più volte in modo
da fare il giusto spessore o un blocco yoga o un cuscino da meditazione che è
più consistente per avere il bacino leggermente più alto delle ginocchia, mai
le ginocchia più alte del bacino. Se hai necessità puoi usare delle coperte o
dei cuscini da mettere sotto le ginocchia per sostenerle, così renderai la
posizione ancora più stabile. Puoi usare questa postura se non vuoi usare una
sedia oppure se hai problemi alle ginocchia.
La posizione dell’eroe (Virasana) o
In ginocchio:
Questa tecnica era popolare in Egitto e nel Giappone tradizionale per praticare
Zazen. Sedersi sulle ginocchia può essere difficoltoso su un pavimento duro,
provate a farlo su un cuscino o su un tappeto morbido. Potete provare anche
mettere un cuscino sotto i glutei e tra i piedi o utilizzare un mattone yoga, e
potete anche mettere un cuscinetto sopra il mattone. Esistono anche panchetti
fatti a posta.
Il Mezzo loto
(Ardha Padmasana):
Più facile da eseguire rispetto al loto completo, è comunque una posizione
complessa. Potete usare un cuscino sotto i glutei, mettere un piede sulla
coscia opposta e l’altro piede sul pavimento sotto la coscia opposta.
Assicurarsi che entrambe le ginocchia toccano il pavimento e la spina dorsale
non si inclini su un lato. Per distribuire la pressione tra la schiena e le
gambe, ricordati di alternare le gambe ogni volta se puoi, in altre parole, la
gamba sinistra sulla coscia, e la destra sul pavimento, la volta dopo la
sinistra sul pavimento e la destra sulla coscia.
Il Loto
completo (Padmasana):
Potete sempre sedervi su un cuscino, accompagnate il piede sinistro sopra la
coscia destra e il piede destro sopra la coscia sinistra. Anche per il loto
completo è meglio alternare le gambe da una meditazione e l’altra in modo da
distribuire la pressione in modo uniforme.
Il loto completo è stato praticato in tutto il mondo per molte migliaia di
anni. E’sicuramente la postura più stabile, per favore non provatela a meno che
non abbiate la giusta scioltezza nel bacino e sempre e comunque riscaldatevi
prima.
La posizione perfetta (Siddhasana):
Sediamoci a gambe divaricate, ora portiamo aiutandoci con le mani il tallone
sinistro contro il perineo, poi pieghiamo la gamba destra, sovrapponendo il
piede destro al sinistro, lo portiamo a contatto con l’osso pubico e lo
inseriamo tra la cosca e il polpaccio sinistro. Le dita di ambedue i piedi
saranno tra il polpaccio e la coscia. I talloni di entrambi i piedi sono
allineati uno sopra l’altro. Le braccia possono essere stese con le mani sulle
ginocchia, questo aiuta la schiena a essere distesa e dritta.