Yoga per bambini dai 3 ai 6 anni

I 3 anni sono una tappa importante nello sviluppo del bambino. Segnano il passaggio dalla prima infanzia all’infanzia. Tra i 3 e i 6 anni il movimento diventa più sciolto e coordinato: è il periodo ideale per introdurre una pratica yoga di base e ampliare così la capacità motoria. Il movimento è fondamentale per lo sviluppo del bambino. Alcuni studi sostengono che connetta le varie funzioni cerebrali e apra i canali di comunicazione tra l’emisfero destro e quello sinistro, fatto che a sua volta contribuisce a una crescita normale del cervello.

Tra i 3 e i 6 anni i bambini diventano più avventurosi e cominciano a sentirsi a proprio agio con persone nuove e posti nuovi. Cominciano anche a collaborare tra loro: in questa fase farli lavorare con gli altri bambini è davvero molto importante.

Yoga e giochi

Lo yoga costituisce una divertente attività di gruppo per i vostri figli, che ancora non vanno a scuola, e rafforzano i loro muscoli e le loro ossa. Lo yoga può essere utile per ampliare il loro lessico.

A questa età i bambini hanno una soglia di attenzione di circa 8-10 minuti, quindi la lezione di yoga per bimbi dai 3 ai 6 anni tiene conto di far fare loro una pausa ogni dieci minuti al massimo. Sono inoltre in grado di capire solo indicazioni in due tempi, “come alzare le braccia e muovete le dite”, ed è perciò buona regola dare loro istruzioni brevi e concise.

Non è importante che eseguano le posizioni alla perfezione. E’ molto meglio lasciarli esplorare in autonomia ed ampliare il loro campo d’azione in uno spirito di gioco.

Insegnare lo yoga giocando e in modo divertente è una tecnica che a questa età funziona molto bene.

Dal momento che i bambini si annoiano facilmente, si fanno sessioni brevi – bastano 20 minuti – e si controlla che non tengano l posizioni molto a lungo.

La posizione dell’albero è ideale per insegnare ai bambini
equilibrio e coordinazione

Corpi in crescita

A questa età il sistema nervoso è ancora in vis di sviluppo, quindi è possibile che i bambini abbiano movimenti a scatto e poco coordinati. E’ normale, non cercare di controllarli e non aspettarsi che seguano alla perfezione: dobbiamo lasciare che si divertano. Potrebbero trovare divertente ripetere le posizioni: occorre lasciagliele fare tutte le volte che vogliono, è ripetendo che imparano.

L’inizio dello sviluppo

Nei primi due anni di vita lo sviluppo fisico e mentale del bambino è straordinario. Per rendere la sessione di yoga un’esperienza di apprendimenti completo occorre catturare la loro attenzione. Quindi si fa in modo che usino i vari sensi: proponendo musica, dai semplici mantra o dei canti e si da a loro strumenti di percussione. Si insegna ai bambini a cantare le vocali o a ripetere semplici filastrocche. Si è creativi: si inventano delle brevi storie o si prendono le posizioni di oggetti o animali che si trovano nel testo delle storie. Queste tecniche li aiutano anche ad arricchire il loro lessico: ripetendo le posizioni si ricorderanno infatti i nomi degli animali e imitano

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